15-04-2021
#AATC @controradio #città #spaziopubblico #lockdown @lucamolinari4: L'architettura si deve liberare dall'idea di At…
Alessandro Mendini e Valentina Gensini presentano il libro di Patrizia Mello
Introduce Cristina Giachi, Vicesindaco e Assessore Educazione, Università e Ricerca, Comune Firenze
Sarà presente l’autrice
Da circa un decennio sono stati redatti in Italia studi monografici sui singoli gruppi d’avanguardia radicali fiorentini secondo un piano di recupero di una esperienza che ha segnato la storia dell’architettura e del design contemporanei e che non è stata abbastanza approfondita. Con questo nuovo libro l’autrice traccia una linea di ricerca per inquadrare l’operato degli architetti Radical fiorentini – noti per le visioni utopiche e le incursioni pubbliche – all’interno di un più articolato cambiamento che interessa prima di tutto altri campi disciplinari e che a Firenze avrebbe soprattutto una matrice “situazionista”. Attraverso l’analisi delle relazioni tra le visioni utopiche messe a punto dai radical e il contesto artistico e culturale internazionale e fiorentino di quegli anni vengono spiegate le ragioni della nascita di un movimento di neoavanguardia a Firenze, città storica per eccellenza. L’analisi riguarda i singoli gruppi (Archizoom, Superstudio, UFO, 9999) e personaggi quali Pettena e Buti, che per la prima volta vengono analizzati insieme e messi a confronto per i diversi contributi. In un succedersi di eventi che vede coinvolte personalità di rilievo dal campo artistico a quello progettuale, musicale e letterario, partendo dalla nascita del MIBI (Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista) nel 1953, passando per alcune storiche edizioni della Triennale fino alla mostra del MoMA del 1972, nel libro viene analizzato e valutato un cambiamento storico internazionale che arriva fino all’oggi e che ha un momento di decantazione fertile proprio a Firenze negli anni Sessanta con la nascita, all’interno della Facoltà di Architettura dei primi gruppi di architetti radicali che mettono in scacco molte delle teorie del Movimento Moderno, anticipando di alcuni decenni lo stato dei fatti nelle nostre città.
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